Cos'è
ACQUA ALTA, la stagione teatrale 2025/2026 di Chioggia organizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven. In cartellone nove appuntamenti da novembre a marzo che spazieranno dalla prosa alla danza, dalla musica al circo contemporaneo.
Apertura giovedì 20 novembre al Teatro Don Bosco con Valerio Aprea in LAPOCALISSE. Dalla scienza al suo opposto, dagli algoritmi alle abitudini quotidiane, dalla politica al progresso e l’inerzia che lo frena, Valerio Aprea porta in scena una serie di monologhi scritti per lui da Marco Dambrosio, in arte Makkox in un assolo iperbolico attorno al concetto di cambiamento, necessario ad affrontare il buio che ci minaccia laddove comicità e assurdo divengono strumenti affilati per affrontare e provare a scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse.
Giovedì 4 dicembre al Teatro Don Bosco è la volta di Maria Amelia Monti in STRAPPO ALLA REGOLA. Siamo in un cinema e sullo schermo proiettano un film dell’orrore. Orietta sta per essere raggiunta da un misterioso assassino, ma riesce inaspettatamente a sfuggirgli… uscendo da uno strappo dello schermo. Si ritrova nella sala cinematografica deserta dove incontra Moira, la maschera del cinema. Temendo di perdere il posto di lavoro, Moira cerca di convincere Orietta a ritornare nel film per farsi assassinare. Ma Orietta è decisa a cambiare il suo destino. Con una comicità dai ritmi incalzanti, la nuova commedia di Edoardo Erba ci tiene sospesi in un mondo di mezzo fra realtà e fantasia, e va dritta al cuore, attraversando con leggerezza i nostri incubi peggiori.
Con l’anno nuovo, giovedì 15 gennaio al Teatro Don Bosco arriverà Beatrice Schiros con METAFORICAMENTE SCHIROS, un monologo fuori dai denti e sfacciato, delicato e amaro, nel mezzo del cammin di nostra vita, in cui Beatrice fa il punto su di sé e sulla propria esistenza. Un racconto personalissimo eppure universale, dove ciascuno può trovare pezzi di sé, tra risate e lacrime, perché tutti ci siamo imbarcati in relazioni improbabili, abbiamo perso qualcuno di importante, siamo caduti più e più volte per poi doverci rialzare, siamo figli e viviamo il grande mistero: i genitori, cui tanto dobbiamo, nel bene come nel male.
Giovedì 29 gennaio è la volta di Francesca Reggiani, che al Teatro Don Bosco porta in scena TITOLI DI TESTA. Satira sociale e satira di costume si intrecciano in una società che ha promosso la deficienza naturale a intelligenza artificiale, l’ignoranza a ingenuità e le chiacchiere da bar ad avamposti culturali. Tik Tok a pilastro dell’informazione. Lo show della Reggiani procede attraverso folgoranti monologhi e rapide incursioni di personaggi dello spettacolo e dell’informazione da lei stessa interpretati, nuovi “maîtres à penser” di una società mediatica svuotata di senso e di valori.
Appuntamento con il circo sabato 7 febbraio all’Auditorium San Nicolò, dove la Compagnia Circatis porta in scena BIANCO, una creazione poetica che prende vita in uno spettacolo di circo-danza con l’intento di illustrare, attraverso il movimento plastico dei corpi, il momento vocativo dell’ispirazione poetica che dal nulla si inscrive su un foglio bianco. Gli artisti diventano dunque il simbolo stesso delle parole che si mutano in verso di poesia. Coreografie di danza contemporanea che giocano con tessuti, forme e movimenti per creare suggestioni fortemente evocative.
Lorenzo Maragoni, Niccolò Fettarappa approderanno a Chioggia giovedì 25 febbraio al Teatro Don Bosco con SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE. Che ruolo ha il lavoro nelle nostre vite? È una parte della vita? O è la nostra vita stessa? Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro? Quanto riesci a resistere in una conversazione prima di chiedere all’altra persona “E tu nella vita che fai?” Per la nostra generazione, i confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro self è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.
La programmazione prosegue giovedì 5 marzo al Teatro Don Bosco con Rocío Muñoz Morales, Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta in CONTRAZIONI PERICOLOSE. Reparto di ginecologia. Una donna ha le contrazioni e sta per partorire. La situazione è concitata: un ostetrico cerca di tranquillizzarla, ma soprattutto cerca di tranquillizzare l’uomo che la accompagna: il marito? No. Il fratello? No. Il compagno? Non proprio. Diciamo un amico speciale al quale la donna ha nascosto la sua gravidanza! A volte l’amore è più vicino di quanto crediamo...
Giovedì 19 marzo al Teatro Don Bosco è la volta di Gianmarco Pozzoli, Enrico Ballardini, Riccardo Dell’orfano in IL RUGGITO DEL MOLLUSCO. Giamma è l’uomo che ha capito tutto, ma non ha voglia di farci niente. E forse ha ragione lui: perché correre verso la felicità se la felicità è una multa che ti becchi mentre corri? Quindi si trascina in scena, proprio come un mollusco. Poi l’imprevisto: una telefonata improvvisa di un’ex fidanzata, che gli dice che si è lasciata e vorrebbe incontrarlo. Che fare? Rimettersi in sesto e tentare di provare di nuovo a vivere con gioia? Oppure inventarsi una scusa per declinare l’invito? Uno spettacolo che parla a tutti quelli che nella loro vita hanno pensato di mollare. A tutte quelle aquile, che in alcuni momenti, si sono sentiti dei polli a un passo dal tritacarne. E invece no, si ritorna a volare!
Chiuderà la rassegna sabato 28 marzo all’Auditorium San Nicolò H2OMIX di RBB Gli illusionisti della danza. Quadri scenici evocativi porteranno gli spettatori tra le note gioiose della vita e la consapevolezza della fragilità di questa, legata ad uno dei suoi elementi principali: l’acqua. Il blu acquisisce significato di purificazione e iniziazione religiosa, ma acqua non è solo elemento sacro bensì anche riflesso dei nostri vizi, della nostra vanità che ci porta a perire così come nel mito di Narciso. Un viaggio illusionistico che ci permetterà di riflettere sul significato, sul simbolismo e sull’importanza dell’acqua, ampliando quel senso di responsabilità che l’umanità ha verso la Natura.
Inizio spettacoli ore 21.00.
VENDITA ABBONAMENTI PRESSO PRO LOCO CHIOGGIA Viale Stazione 32/1
Vendita abbonamenti 8 spettacoli (7 teatro + 1 danza o circo a scelta dell’acquirente)
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Rinnovi dall’1 al 5 novembre
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Cambio posto il 6 novembre
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Nuovi dal 7 al 19 novembre
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presso Pro Loco Chioggia e Sottomarina Viale Stazione 32/1 dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30.
ABBONAMENTO
intero € 120 - ridotto € 110
BIGLIETTI
Teatro Don Bosco intero € 20 - ridotto € 19
Auditorium San Nicolò intero € 15 - ridotto € 12 - ridotto abbonati € 10
Riduzioni valide per persone fino ai 30 anni e dai 60 anni di età.
PREVENDITA BIGLIETTI
dal 10 novembre online su vivaticket.com e nel punto vendita autorizzato Punto Hellovenezia Agenzia Sottomarina, Piazzale Europa 2/c.
VENDITA BIGLIETTI
il giorno dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio presso il Teatro Don Bosco in Calle Chiereghin e presso l’Auditorium San Nicolò in Calle San Nicolò.
INFORMAZIONI (dalle 15.30 alle 19.30) tel. 3663361601
www.arteven.it – www.comune.chioggia.ve.it - www.cultura.cittametropolitana.ve.it
Si ringrazia la Pro Loco per la collaborazione.